Architettura del Sahel

Grande moschea di Djenné, Mali
Moschea di Larabanga, Ghana
Tomba di Askia, Mali
Grande Moschea di Bobo-Dioulasso, Burkina Faso

L'architettura del Sahel, anche chiamata architettura sudano-saheliana, comprende un insieme di stili architettonici indigeni, comuni ai popoli del Sahel e di alcune aree pianeggianti e fertili dell'Africa occidentale, a sud del Sahara, ma soprattutto regioni forestali fertili della costa. Questo stile è caratterizzato dall'uso di mattoni di fango e cotti, con larghe travi in legno che sporgono dalle facciate di grandi edifici, come moschee e palazzi. Queste travi agiscono anche come impalcatura per la ristrutturazione, che avviene ad intervalli regolari e coinvolge la comunità locale. I primi esempi di stile sudano-sahariano probabilmente sono stati trovati a Djenné e risalgono al 250 a.C.[1]

  1. ^ Mike Brass, The Antiquity of Man: East and West African complex societies, su antiquityofman.com, 1998 (archiviato dall'url originale il 4 aprile 2012).

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